l’intervista
Mezzogiorno, 17 febbraio 2021 – 09:49
L’accattante del Benevento: «Sto benissimo in questa squadra e ci salveremo. Abbiamo in campo un’anima campana»
di Carmelo Prestisimone
Lorenzo e Roberto Insigne da Frattamaggiore. Quasi tre anni di differenza. I fratelli di mezzo di una famiglia con il pallone nel codice genetico. Il talento col destro del napoletano e l’istinto del mancino sannita. Dodici gol in campionato è il fatturato prodotto in tandem al momento. Il Napoli di De Laurentiis e il Benevento di Vigorito si affidano a loro, al piede d’opera locale, per i rispettivi obiettivi: la Champions e la salvezza.
Roberto, quanto l’ha agevolata o eventualmente penalizzata chiamarsi Insigne?
Non mi ha né aiutato e neanche infastidito. Sono stato sempre me stesso. Orgoglioso di avere un fratello come Lorenzo. Un campione ambito e apprezzato dai migliori club al mondo».
Come vive da lontano le critiche sistematiche per Lorenzo?
«Lui ha le spalle larghe. E le critiche lo temprano ulteriormente».
Si ispira a lui?
«Prendo spunto dalle sue idee, dai suoi movimenti. Il modello professionale ce l’ho in famiglia. Non devo guardare altrove».
Nel derby al Vigorito a ottobre foste entrambi protagonisti con due gol di mancino.
«Una gara emozionante e mai scontata. E svelo per la prima volta che cosa Lorenzo mi ha detto dopo il suo gol: Robè io calcio di sinistro meglio di te».
Ha esordito nel Napoli con lui, le sarebbe piaciuto continuare?
«Sto benissimo nel Benevento. Un grande club con degli ottimi dirigenti e un bravo allenatore. Va benissimo così. Non ho rancori anche perché di tempo ne è trascorso».
Il Benevento come sta?
«Bene. Lavoriamo sodo e puntiamo a fare gli altri 16 punti utili per il nostro scudetto: la salvezza. Abbiamo un’anima campana con Schiattarella, Letizia e Improta che trascina».
E il Napoli come lo vede?
«Una squadra resiliente con un grande allenatore come Gattuso che sta fronteggiando ogni tipo di problema tra infortuni e Covid».
Il pari a Bologna raggiunto in condizioni climatiche non ideali per un team campano è stato un risultato importante.
«Ci siamo adattati ad una temperatura non propria dei nostri territori e abbiamo raccolto un buon punto contro un’ottima squadra. Gli svantaggi dei giocatori tecnici come Falque, o me, sono anche metereologici. Anche loro avevano Orsolini e Sansone che non hanno giovato del freddo».
Il 28 torna il derby al Maradona contro gli azzurri.
«E’ la prima volta che giochiamo a Fuorigrotta con la nuova titolazione. Che orgoglio. Dobbiamo mettere energie supplementari per reggere».
Come procede la mission salvezza?
«Ora pensiamo alla Roma, gara tosta. La affronteremo col solito spirito propositivo. E abbiamo anche due innesti come Depaoli e Gaich. Le prossime quattro partite, tra Roma, Napoli, Hellas e Spezia delineeranno il nostro percorso. Ci batteremo, questo è sicuro».
17 febbraio 2021 | 09:49
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